TERRITORIO
Il Territorio di Cirò Marina, perla dello Ionio che fonda la sua radici storiche nelle viti inestimabili e nelle sue pregiate terre. Viti storicamente coltivate ad alberello e vini autentici: quella di Cirò Marina è una storia di terra e di passione che prosegue ancora oggi. Si pensi che questa località, in tutto il mondo conosciuta ed amata, veniva chiamata “Enotria” dai coloni greci proprio in virtù della condizione favorevole per la vite che, ancora oggi, rappresenta la pianta più coltivata. La stessa Enotria non si poté non annoverare tra le estese località della Magna Grecia, a sua volta comprensiva di tutte le colonie fondate tra l’VIII e il VI sec. a.C nel Sud-Italia. Ma la storia di Cirò Marina è molto di più: non solo Enotria, perché la denominazione originaria che della città che oggi ci perviene è “Krimisa”. La leggenda narra che sia stata fondata proprio dal celebre Filottete, guerriero greco a cui Eracle donò armi belliche da Ulisse tanto bramate, dati i benefici poteri in esse custoditi. In seguito alla fondazione dell’odierna Cirò Marina, Filottete decise di consacrare queste stesse armi al dio Apollo, figlio di Zeus, e di costruire un tempio a lui dedicato. Il noto tempio di Apollo Aleo fu insediato a ridosso di Punta Alice.
Magna Grecia
Successivamente, il territorio di Cirò Marina fu interessato dagli sbarchi dei coloni greci, che con sé nuove viti recarono e piantarono. Da Krimisa derivò l’autentico vino nelle terre di Cirò Marina prodotto e ricavato dal vitigno Gaglioppo. Le sue proprietà furono così apprezzate, che venne scelto come vino ufficiale delle Olimpiadi. La coltivazione delle viti e la conseguente cura delle vigne hanno rappresentato, già dall’VIII secolo a.C., tratti contraddistinti dell’attuale Cirò Marina. Radici nella sua terra così radicate, che l’emblema del dio Bacco, divinità del vino e dei misteri, è presente nello stemma del Comune. Non a caso, il suo capo è adornato da grappoli d’uva.
Periodo Medievale
Fu con la dominazione romana che Cirò Marina ritrovò un nuovo assetto e vide progressivamente diminuire le incursioni nel suo territorio. Un assetto che durò poco, perché poi Bizantini e Normanni nelle località calabre s’avvicendarono. Durante il medioevo Cirò Marina rientrò a pieno titolo nel sistema feudale, consolidando ulteriormente la produzione vinicola e il relativo commercio.
Territorio natale di Lilio
Di decennio in decennio, di epoca in epoca: come il tempo fu successivamente “contato” dal brillante astronomo, medico e matematico italiano Luigi Lilio. A Lilio si deve l’ideazione della riforma del calendario gregoriano: ulteriore figura d’eccellenza delle terre calabre, considerando che egli nacque nel XVI^ secolo proprio nella contemporanea Cirò.
Il 21 marzo di ogni anno la Regione Calabria celebra la Giornata del Calendario, in onore di Lilio.
L'eccellenza di oggi
Cirò Marina, che oggi vanta oltre 20 Bandiere Blu FEE, si conferma da sempre una terra di tesori e talenti. “Mari Felix Meroque” si legge infatti nel suo stemma, perché è nel mare e nelle vigne tche risiede la sua ricchezza più vera.